LA SCUOLA

All’interno dell’associazione Leading Network, nell’aprile 2013 è iniziato un progetto di formazione manageriale permanente, rivolto agli stessi soci e denominato Leading Business School, con l’obiettivo di valorizzare e aggiornare il patrimonio di cultura manageriale degli stessi soci, composto di eccellenze, di significative esperienze, di competenze e know-how professionale di altissimo livello.

Il modello formativo si basa sui principi della “peer education” e sulla adesione volontaria dei manager; fa affidamento sul confronto di esperienze vissute dai propri aderenti che, attraverso un’analisi critica dei risultati da loro ottenuti sul campo, progettano insieme nuovi più efficaci modelli manageriali.

Un concetto innovativo, che vuole superare quello di formazione puramente accademica, dove è prevalente un rapporto docente discente e avventurarsi nella costruzione di nuovi modelli gestionali, utilizzando l’esperienza fatta, dove ognuno ha qualcosa da insegnare e imparare.

Il modello organizzativo prevede “Gruppi di Lavoro” che nascono su temi di ricerca e approfondimento specifici, individuati e proposti dai soci, sui quali sono disposti a farsi parte attiva nel processo di condivisione del sapere. Un Comitato Tecnico garantisce la sostenibilità e la coerenza del piano formativo.

WORKSHOP IN PREPARAZIONE
– Leadership, processi decisionali e nuovi modelli organizzativi
COME PARTECIPARE

La partecipazione ai Gruppi di Lavoro dei vari workshop è riservata ai soci Leading.

Per iscriverti all’Associazione, leggi lo Statuto e compila il form.

Workshop realizzati:

Workshop del 12/02/2022

I Soft Skills nelle missioni dei Temporary Manager – come ridurne tempi e rischi individuando e abbinando in tempi brevi (2/3 gg) i talenti e i profili comportamentali di stakeholder, partner e risorse, grazie ai nuovi strumenti semi-automatici di Business Analitycs e all’uso dell’Intelligenza Artificiale (I.A.)

Il workshop ha illustrato gli strumenti innovativi a sostegno delle missioni del TM per gestire con successo l’aleatorietà e gli effetti dell’elemento umano.

I curatori del workshop sono stati il socio Ildebrando Aldrovandi e Fiorella Pallas, Coach e Distributore Italiano Piattaforma Talento Day.

Di seguito il programma del workshop:

  1. Soft Skills e loro importanza
  2. Le Missioni del Temporary Manager e il rapporto tra efficacia e Soft Skills
  3. Soft Skills in riferimento al Sistema Anti Botole (SAB) di Leading Network per ridurre tempi e rischi
  4. Metodi tradizionali di identificazione e uso dei Soft Skills
  5. Nuovi strumenti (su Intelligenza artificiale e Big Data) e loro pro e contro
  6. Presentazione di uno dei nuovi strumenti (talentoday)
  7. Report ottenibili
  8. Report “ad hoc” per le attività più significative dei TM
  9. Q & A

Workshop del 27/11/2021

tenuto da Claudio Donini, che è stato socio di Leading; questi i temi che sono stati affrontati:
  • Evoluzione della relazione prodotto – cliente – processo
  • Esempi pratici
  • Accenni di DFA, DFM ed FMEA
  • Evoluzione dell’organizzazione della progettazione
  • Esempi pratici con utilizzo FMEA di processo evoluto
  • Esempio di riorganizzazione in ottica Lean
  • Conclusioni e domande
Si è parlato di Lean Thinking a tutti i livelli; il workshop è stato pensato per mostrare che i progetti lean nelle aziende non possono essere pienamente svolti senza un intervento importante negli Uffici Tecnici e in R&S. Dopo questo workshop, anche i non specialisti saranno in grado di interagire meglio con le attività di cambiamento lanciate negli Uffici Tecnici in progetti di riorganizzazione aziendale.

Workshop online del 08/05/2021

Il Recovery Plan o PNRR varato dal Governo Italiano destina quasi 70 miliardi delle risorse alla transizione ecologica (missione con il maggior stanziamento). Il tema quindi non solo è di attualità ma impegna tutte le componenti della realtà economica, i cui attori principali sono imprese e manager, a raggiungere gli obiettivi sociali, ambientali ed economici che garantiranno alle future generazioni perlomeno il mantenimento delle risorse naturali.

In questo workshop, primo di una serie sulla Sostenibilità, dopo un’introduzione sui principi generali della Sostenibilità, e in particolare dell’economia circolare, è stato lasciato spazio a due interventi dedicati al recupero dei rifiuti o scarti come materie prime seconde.

L’ing. Giorgio Arienti, General Manager di Erion (nuova realtà italiana nata dalla fusione dei consorzi Ecodom e Remedia), ci ha parlato dei RAEE, cioè i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che rappresentano senza ombra di dubbio uno dei settori più rilevanti per quanto attiene la raccolta e la gestione dei prodotti a fine vita, largamente usati nella nostra vita quotidiana e in azienda. Molti metalli preziosi sono contenuti in determinati prodotti tecnologici e anche molte sostanze nocive; devono essere trattati e smaltiti in modo appropriato.

Sebbene il processo di gestione dei RAEE, affidato ormai da molti anni a consorzi specializzati, sia sicuramente uno degli avamposti mondiali in materia di economia circolare “potenziale”, alcuni passaggi del processo richiedono sicuramente maggior efficacia, a partire dalla raccolta.

A seguire il Dott. Fabio Poletto, General Manager di Fluence Italy, ci ha illustrato il potenziale ruolo del biogas e biometano in un contesto di economia circolare ove il passaggio da un concetto di economia lineare (take-make-waste) a quello di economia circolare è fondamentale e non più derogabile nelle strategie di sostenibilità e sviluppo anche in campo industriale.

È stato quindi esposto un case study relativo a un caseificio dove l’applicazione di un impianto per la produzione di biogas ha permesso di incrementare la produzione, limitando al contempo l’utilizzo di fonti fossili e valorizzando tutti gli scarti sotto forma di energia elettrica e termica.

Workshop online del 17/04/2021

Quante volte abbiamo dovuto far fronte a problematiche derivanti dalla crescente complessità dei prodotti e delle relative varianti di configurazione? Dovendo contemporaneamente preoccuparci degli aspetti di standardizzazione, recupero di efficienza produttiva e recupero costi?

Con l’aiuto e grazie alla disponibilità di Christian Palladino – Director Digital Enterprise SIEMENS SOFTWARE, abbiamo parlato di Metodi e Strumenti utili per l’organizzazione moderna degli Uffici Tecnici.

“Toccheremo con mano grazie a esempi concreti che le tecnologie non costituiscono più un vincolo all’innovazione, come si era soliti pensare, ma ora, accessibili e scalabili, diventano fondamentali per la semplificazione del processo di Innovazione&Sviluppo Prodotti.”

Abbiamo approfondito soluzioni software che oggi permettono di integrare gli ambienti di progetto meccanici, elettronici, software, industrializzazione prodotto, ricerca di base.

E quindi possono essere un aiuto, un ABILITATORE per un processo di trasformazione ed evoluzione dell’Ufficio tecnico.

Il workshop è stato un interessante excursus sulle nuove tecnologie a supporto dell’R&D di prodotto, sviluppato in maniera comprensibile anche per «non addetti ai lavori»

Workshop online del 27/03/2021

Il workshop ha affrontato il complesso ambito della comunicazione e della relazione con il mandante delle missioni interim e le sue prime linee, cercando di evidenziare le criticità della reciproca condotta, professionale e umana.

I curatori del workshop sono stati i soci Alberto Scanziani e Daniele Carissimi.

Allo scopo di evitare un approccio inevitabilmente personale è stato deciso di partire dall’esperienza dei soci Leading Network, ai quali è stata sottoposta una survey i cui risultati sono stati esposti durante il workshop.

Le tre fasi successive del workshop:

  • breve intervento di Alberto Scanziani inerente le tre tipologie di narrazione aziendale;
  • breve caso studio di una missione di Daniele Carissimi, da cui emerge come la comunicazione non esplicita abbia una influenza nella percezione delle prime linee dell’imprenditore e come queste ultime possano creare dinamiche determinanti ai fini del successo o insuccesso di una missione;
  • intervento più consistente dello psicologo del lavoro Davide Ramenghi, centrato sulla relazione con il committente: definizione di obiettivi e limiti della missione, gestione di eventuali aspettative “fantastiche” e irraggiungibili, scardinamento dei timori, ecc.

Workshop online del 28/11/2020

La principale causa che genera l’insuccesso di una missione, più che da insoddisfacente tecnicalità e competenza, è costituita da isolamento e incomprensione se non proprio ostracismo che si genera nell’azienda nel corso dell’intervento.

Alessandro Lotto, nostro associato, ci ha illustrato, utilizzando casi pratici, un modello creato sull’esperienza degli associati Leading per strutturare un intervento di temporary management ponendo l’accento soprattutto sulle soft skills necessarie a prevenire il crearsi di tali situazioni.

I contenuti di questo workshop sono particolarmente indicati per chi non ha particolare esperienza di incarichi di temporary, ma anche per coloro che avendone già effettuati vogliono dare una lettura razionale alle varie situazioni che si susseguono.

SAB: il percorso di una missione di temporary management

Il Sistema Anti Botole (SAB) ricorda che un incarico di temporary management si svolge sempre su un terreno incerto e insidioso. Rispetto ad altre figure professionali, il TM deve saper gestire in tempi molto rapidi l’intero percorso, dalla “chiamata all’azione” al “ritorno a casa”.

Il modello di temporary management che è stato presentato si basa sul presupposto che l’azione si svolga in una scacchiera definita da due assi: l’asse del tempo e l’asse delle profondità.

Le sette fasi temporali sono rappresentate da:

  1. La chiamata all’azione: obiettivi espliciti e impliciti per cui si è chiamati
  2. L’analisi del contesto: analizzare e capire dove ci si trova
  3. La strategia d’intervento: definire il percorso da compiere insieme all’organizzazione aziendale
  4. L’entrata in scena: capitalizzare il momento in cui tutti i processi vengono messi in discussione
  5. La sfida dei primi 100 giorni: alcuni risultati concreti iniziali che confermano la validità dell’incarico
  6. Il viaggio: il piano operativo costituito da modifiche, ottimizzazioni e consolidamenti
  7. Il ritorno a casa: lasciare un valore aggiunto costituito da cultura, persone e strumenti per cui l’azienda può proseguire in autonomia

Ognuna di queste sette fasi si svolge su tre livelli di profondità:

  • L’area tecnica: livello dominato da numeri e fatti oggettivi
  • Le competenze: relazioni tra le persone in equilibrio tra professionalità e ambizioni
  • L’esistenziale: le emozioni

Workshop del 19/09/2020

Massimo Piva, conosciuto nel webinar di Maggio 2020, ci ha parlato di un primo ventaglio di argomenti che riguardano la gestione delle attività degli uffici tecnici, o meglio del processo di sviluppo del prodotto.

La scaletta del workshop effettuato:

  • Non esiste l’Ufficio Tecnico ma esiste il Processo di Sviluppo Prodotto.
  • Problemi tipici che si incontrano nel processo di sviluppo e in generale nella gestione degli Uffici Tecnici (quindi compresa la manutenzione dei progetti o la caratterizzazione per i clienti, non R&D).
    1. Non c’è correlazione diretta tra l’output di sviluppo prodotto e gli obiettivi di business. Sono sempre o quasi sempre affari commerciali. Qual è l’Innovation Rate obiettivo che devo tenere per lo sviluppo prodotto? Portafoglio prodotto.
    2. Non esiste un gate che valuta la bontà di un progetto, tutto è importante allo stesso modo o non si gestisce, o lo si fa alla macchina del caffè.
    3. La scarsa pianificazione e il fire fighting portano alla impossibilità di pianificare. Progettisti che arrivano il mattino e che non sanno cosa faranno nel pomeriggio. Soglia del caos.
    4. Falsi positivi e le curve limite: si calcolano i tempi medi per la realizzazione di fasi tipiche per lo sviluppo del prodotto. I falsi positivi nascono nelle aziende in cui esistono le Design Review.
    5. Gli sprechi del processo di sviluppo prodotto.
  • Presentazione di un modello che potrebbe risolvere questi problemi.
    1. Il sistema di governo e la pianificazione a lungo termine, per i primi due temi.
    2. Sviluppo rapido dei prodotti, un adattamento all’industria italiana del Lean Development.
    3. Knowledge re-use, senza di essa si tende a riscoprire l’acqua calda, sbagliando. Bisogna cercare di evolversi.
    4. Gestione delle idee, il collante per quanto sopra. Devo creare una cultura aziendale la proposizione di nuove idee, con un processo strutturato ma non burocratico per la loro valutazione. Da associare al knowledge re-use.
  • Questi 4 sottosistemi potrebbero essere 4 diversi progetti di consulenza che poi alla fine si agganciano tra loro.
  • Qualche caso.
  • Domande e risposte finali.

Workshop online del 09/05/2020

Stefano Zordan e la collega Silvia Manduchi, già relatori dell’interessante workshop sulla Leadership Adattiva svoltosi il 16/11/2019, ci hanno proposto di riflettere in modo adattivo su questo momento che secondo noi è molto importante e può fare la differenza, oltre che supportare tutti voi in un momento così delicato.

Due ore in cui si sono alternati momenti teorici dedicati alla crisi che stiamo vivendo (con nuovo materiale elaborato ad Harvard) e discussione in sottogruppi attraverso la modalità Breakouts di Zoom.

Esercitare la leadership si rivela tanto più importante in tempi di incertezza e di confusione come quelli che ci troviamo a vivere. In questo webinar è stata analizzata la situazione prodotta da Covid-19 attraverso gli strumenti del framework della leadership adattiva sviluppati all’Università di Harvard, sono state esplorate le teorizzazioni in merito dei professori Heifetz e Linsky e immaginati nuovi scenari per l’esercizio della leadership.

Scaletta:

  • Come stiamo?
  • Leadership in tempi di crisi (lecture)
  • Breakout rooms: sfide adattive in tempi incerti
  • Debrief e going forward

Workshop online del 18/04/2020

Organizzazione Agile. Un metodo moderno per lavorare in un’organizzazione e per interfacciarla ai suoi clienti e fornitori. Il Paradigma di Autonomia Condivisa. Un modello organizzativo, più che di leadership. Adatto a gestire progetti di cambiamento e utile per ottenere organizzazioni veloci ad adattarsi alle sollecitazioni dei mercati.

Il coronavirus mette in evidenza la scarsa capacità di adattamento del business as usual.

Non è il solo motivo per cui la Business Agility è oggi auspicabile, è più che mai necessaria.

Fase esperienziale da remoto divisa in sottogruppi sul cambiamento di paradigma e come si attua concretamente.

Keypoints:

  • Business Agility: che cosa è, come funziona, perché é necessaria?
  • Che cosa significa e come si adotta un mindset Agile?
  • In cosa consiste la messa a terra dell’organizzazione Agile?

Relatore: Fabio Lisca, Agile-School

Workshop del 25/01/2020

Che cos’è l’intelligenza emotiva, perché è importante e come rafforza la leadership.
Si è proposto un percorso in cui i partecipanti diventino consapevoli dei propri schemi comportamentali legati all’Intelligenza Emotiva.
Nella metodologia didattica, utilizzando l’approccio di Coaching tramite domande, proiezioni video, metafore, esercitazioni in coppia e in gruppo si è affrontato il tema dell’Intelligenza Emotiva nel modello sviluppato da Daniel Goleman; si sono approfonditi gli stili di leadership e, sviluppando modelli e approcci specifici, si è affrontata l’importanza dell’Intelligenza Emotiva nelle organizzazioni.
Ha guidato il percorso Monica Dongili, Trainer ed Executive & Team Coach (PCC) con il supporto di Giancarlo Bari, ACC.
Nella stessa giornata si è svolta una breve presentazione di come EFQM intende la leadership e come si riesce a misurare nelle Aziende, intervento a cura di Marco Scatto.

Workshop del 16/11/2019

Che cosa caratterizza l’azione di leadership? Qual è la relazione tra leadership e cambiamento? Come riconoscere e approcciare le sfide complesse con cui le nostre aziende si confrontano?

Seminario elaborato sul modello del corso ‘Exercising Leadership’ offerto ad Harvard: un mix di preparazione individuale pre-sessione, lezione frontale, lavoro in sottogruppi e analisi di casi preparati ad hoc.

Le principali tematiche affrontate: la distinzione tra problemi tecnici e sfide adattive e tra autorità e leadership, la mappatura del sistema, la relazione tra adattamento e perdita, il processo di case consultation, la zona produttiva di disequilibrio, il bilanciamento tra dance floor e balcony (intervento e osservazione), il tema della work avoidance o dell’evitare ciò che è necessario, l’orchestrazione del conflitto e la sperimentazione nell’intervento.

Gli obiettivi di apprendimento si possono invece così riassumere: comprendere la natura adattiva del cambiamento e del progresso nelle organizzazioni complesse, affinare la capacità di diagnosi delle dinamiche che concorrono a creare una sfida adattiva, sviluppare un approccio strategico e sistemico al problem-solving, esplorare modi diversi di esercitare la leadership da posizioni di autorità formale e informale, pianificare interventi mirati che mobilitino gli altri e accrescere la propria resilienza al conflitto.

Workshop del 04/05/2019

I sistemi di KPI sono uno strumento fondamentale, in particolare per l’elaborazione del piano operativo di una missione e per la misurazione dei risultati ottenuti. Spesso appoggiate a sistemi di rilevazione carenti, le PMI offrono ampi margini di miglioramento in questo ambito. In base alla tipologia di missione, il TM è in grado di comprendere il fabbisogno informativo dell’azienda e scegliere indicatori rappresentativi e facilmente interpretabili, collegati a target chiari e rilevanti. Il corso spiega come il TM può supportare l’azienda nella realizzazione del sistema di indicatori definito, coinvolgendo il personale e utilizzando le tecnologie più appropriate, sia per la raccolta che per la visualizzazione del dato.

Workshop del 30/03/2019

Una legge che impone un cambiamento radicale per imprenditori e management nella gestione e controllo della propria azienda.
Infatti la legge 155/17 e il dlgs 14/19 prevedono:

  • sistemi di controllo interni ed esterni – allerta d’impresa
  • sistemi di prevenzione – controllo di gestione e pianificazione
  • procedure di risoluzione della crisi d’impresa – con turnaround e procedure stragiudiziali e giudiziali

E per chi non si adegua o non riesce a risolvere il problema in tempo non resta che essere di fatto commissariato….dall’Ocri, organismo di composizione della crisi d’impresa.

Nel video presentato durante il workshop, Jimmy Clarini – AD di Entriage Srl (specialisti del primo intervento di turnaround), espone le nuove norme, gli obblighi per gli amministratori, gli indici di allerta, i soggetti che allertano, i rischi civili e penali per gli amministratori, effetti e conseguenze e tutto quello che serve sapere per evitare il peggio e soprattutto gestire l’azienda secondo le migliori prassi anglo-americane.

Workshop del 09/03/2019

Presentazione del corso “Empowerment del Temporary Manager” che si rivolge a tutti i TM che, avendo consolidate abilità tecniche, intendano potenziare le proprie capacità di lettura e gestione delle dinamiche relazionali in situazioni complesse.

Obiettivi del Percorso:

  • Acquisire competenze relazionali per accelerare il processo di comprensione dell’interlocutore
  • Comprendere con maggior chiarezza le dinamiche “non razionali” che determinano il risultato della Missione
  • Sviluppare uno stile di leadership “Empowering”

Il laboratorio permette:

  • La sperimentazione in prima persona delle metodologie di Empowerment e dei principi base del Voice Dialogue
  • La sperimentazione di tecniche per la conduzione del colloquio rivolto allo sviluppo della persona
  • L’approfondimento di teorie e tecniche per comunicare in modo efficace ed ecologico per sé e per gli altri
  • La gestione degli stati mentali ed emozionali che facilitano le prestazioni
  • La gestione del processo di realizzazione delle idee con sé stessi e nel team.

Metodologia:

  • Applicheremo il metodo di Counseling e Coaching relazionale della scuola Winnerteam che fonda le proprie radici nel VOICE DIALOGUE al fine di arrivare più in profondità nel cambiamento.

Workshop del 01/12/2018

Vecchi e Nuovi Strumenti Finanziari sono a disposizione delle aziende per agevolare i loro programmi di sviluppo sia sul mercato nazionale sia internazionale. In questo momento di turbolenza finanziaria, conoscerli e saperli scegliere e utilizzare offre al Temporary Manager un importante vantaggio competitivo. Le tradizionali fonti di finanziamento delle imprese, prevalentemente bancarie e legate ai rapporti personali sviluppati nel territorio, non sono più adeguate per supportare piani di sviluppo in ambienti globalizzati. I nuovi strumenti richiedono però un adeguamento delle imprese a standard di trasparenza e professionalità che solo competenze manageriali possono dare.

Workshop del 15/09/2018

Il gruppo di lavoro ha messo a disposizione dei partecipanti il risultato della loro ricerca, lavoro degli ultimi mesi, compresa la partecipazione a loro spese a un corso specifico e affrontato un qualificato confronto.

Come collaboratore esperto è intervenuto, con una ampia presentazione, Corrado Squarzon assessor e ambassador di EFQM. Alessandro Fanchin è assessor EFQM dal 2015 e Marco Scatto lo è appena diventato.

È stato presentato il modello elaborato da EFQM e introdotto i partecipanti all’uso di alcuni strumenti veloci di misurazione dell’Eccellenza.

EFQM chiama il suo modello Ricerca dell’Eccellenza ma è un modo utile per affrontare una realtà competitiva delle organizzazioni, nuova e per lo più sconosciuta, come quella che stiamo vivendo; aggiornando e integrando i precedenti modelli costruiti per affrontare situazioni che non esistono più.

European Foundation for Quality Management (EFQM) è un’organizzazione non profit su base associativa fondata nel 1988 per iniziativa di alcune tra le principali aziende europee con sede a Bruxelles. La fondazione ha lo scopo di promuovere un modello di riferimento (Modello EFQM) al fine di migliorare le prestazioni aziendali attraverso un approccio complessivo più esteso e articolato rispetto ai modelli classici ISO 9000. Vedi sito www.efqm.org.

Workshop del 16/12/2017

A seguito della presentazione della Digitalizzazione di Impresa fatta durante il precedente incontro, nell’ambito della trasformazione digitale, è stato presentato un case history di una applicazione con una soluzione MES realizzata in una grossa azienda del vicentino.

L’applicazione permette all’area produttiva di dialogare in tempo reale con l’ERP aziendale, raccogliere i dati dal campo e inserirli direttamente nel sistema senza manipolazioni, trattamento o costi aggiuntivi. La soluzione consente agli operatori dei reparti di avere accesso ai dati reali per agire di conseguenza, rende inoltre più efficiente la manutenzione perché comunica immediatamente guasti e non conformità.

È stata illustrata poi la procedura per poter accedere all’Iperammortamento previsto dal piano Industria 4.0, basato sull’esperienza acquisita in alcune applicazioni fatte in azienda.

Focus group del 15/07/2017 e del 09/09/2017

Si sono completati i tre Focus Group organizzati dalla dott.ssa Roberta Giorgetti Dall’Aglio e dalla nostra socia Claudia Poli che avevano come scopo quello di individuare dei “momenti critici” nella gestione della Missione di un TM.

Nei focus, che hanno visto una ottima partecipazione sia come numero di soci sia come qualità del dibattito, si sono raccolte le esperienze, i punti di vista e le informazioni relative a ciascun momento critico: dibattiti ricchi di stimoli e riflessioni.

I risultati saranno oggetto di una presentazione durante la prossima Assemblea Leading del 28 ottobre durante la quale si cercheranno di individuare delle priorità di intervento e aree critiche su cui agire attraverso la creazione di percorsi di sviluppo di gruppo e/o individuali.

Workshop del 17/06/2017

  • Lineamenti introduttivi
  • Le tecnologie abilitanti
  • L’importanza del processo di digitalizzazione delle imprese
  • La strategia digitale
  • Impatto sociale del processo di trasformazione digitale
  • La trasformazione digitale e i finanziamenti disponibili
  • I risultati dell’indagine Trasformazione Digitale d’Impresa

Workshop del 14/01/2017

I segnali della crisi:

  • Indicatori quantitativi e qualitativi
  • La misurazione della crisi
  • Responsabilità, comportamenti e ruoli prima e durante la gestione della crisi

Le procedure:

  • ex67,182bis, quinquies, septies, Concordato liquidatorio ed in continuità
  • Concordato fallimentare
  • Impatti e rischi legali delle procedure sulla gestione operativa

Il piano di Turnaround:

  • Il piano concordatario
  • La gestione di emergenza
  • L’esecuzione del piano nel breve e nel medio:
    • Sono in un’azienda a rischio di forte crisi?
    • Come posso sapere se un’azienda necessita di un Hard Turnaround?
    • Che cosa serve per risolvere tale situazione?
    • Ho le competenze per capire e gestire la situazione?

Workshop del 12/11/2016

  • Come gestire i rischi e gli aspetti operativi: pagamenti, trasporti, assicurazioni
  • Come sviluppare i mercati esteri con le aggregazioni di aziende
  • Come delocalizzare la produzione

Workshop 08/10/2016

  • Strategia di prodotto, area Ricerca e sviluppo e sua riorganizzazione
  • Strumenti di gestione R&D dei progetti di nuovi prodotti
  • Spinta all’innovazione di prodotto/servizio e alla relativa gestione della proprietà intellettuale
  • Creazione di team fortemente motivati e coesi anche attraverso innovativi strumenti di “visual management”
  • Integrazione R&D con Marketing, Industrial design, Operation, Post vendita e altre funzioni aziendali

Workshop del 09/07/2016

  • Panoramica sui concetti di base del lean thinking: valore per il cliente, flusso interno di valore (value stream), azione di “tirare” (pull) del cliente e conseguente flusso di attività interne, miglioramento continuo, delega e responsabilizzazione delle risorse umane.
  • Incompatibilità sistemi di controllo gestione tradizionali: analisi e valutazione delle presunte o reali cause di incompatibilità. Si cercherà di verificare se, e in che modo, il controllo di gestione “tradizionale” riesca a cogliere e misurare gli effetti positivi dell’applicazione dei principi del lean thinking.
  • Panoramica sui concetti di base della lean accounting: identificazione degli indicatori di lean performance, value stream costing, riorganizzazione/eliminazione delle transazioni non lean, target costing per l’analisi della compatibilità di prezzo.
  • Compatibilità e applicabilità della lean accounting: analisi e verifica dell’effettiva compatibilità della LA con i principi contabili e le norme di legge e le esigenze di informativa usuali per gli stakeholders aziendali. Si cercherà inoltre di tracciare un percorso di applicazione pratica almeno per i temi principali.

Workshop del 16/01/2016

A cura di Roberto Ronzani – Istituto Lean Management

Workshop del 12/12/2015

  • Costruire uno standard operativo Leading per la definizione, controllo e minimizzazione del capitale circolante aziendale e per migliorare gli indicatori del livello di servizio.
  • Perché il check up del Working Capital?
  • Elemento critico del governo della crescita d’azienda
  • Determina l’assorbimento o il rilascio di risorse finanziarie

Workshop del 07/11/2015

  • Le nuove sfide del marketing
  • I social network
  • Il consumatore digitale
  • Strategia multicanale
  • Mobile marketing

Workshop del 10/10/2015

  • Sviluppare l’apprendimento dell’organizzazione
  • A cura di Roberto Ronzani – Istituto Lean Management

Workshop del 12/09/2015

Analisi del fenomeno di parecchi ritorni di aziende italiane che erano andate a delocalizzare in Cina e sono tornate in Italia

Workshop del 18/07/2015

  • I costi nell’ambito dell’attività di controllo di gestione
  • Classificazione dei costi: Costi Variabili e Costi Fissi
  • Classificazione dei costi: Costi Diretti e indiretti
  • Le diverse configurazioni di costo:
    • Direct costing – metodologia e un caso pratico di applicazione
    • Direct costing integrato – metodologia e un caso pratico di applicazione
    • Full Costing – Metodi di attribuzione dei costi indiretti agli oggetti di costo
  • Direct costing vs full costing: vantaggi e svantaggi
  • Cenni sull’Activity Based Costing
  • Standard Costing – Definizione, finalità e utilizzi
  • L’analisi delle varianze: una metodologia per valutare le perfomances
  • L’analisi dei costi nelle decisioni aziendali: la definizione del prezzo di vendita
  • Le configurazioni di costo e lo scopo per la loro determinazione (diretti e indiretti, fissi e variabili, per commessa e per processo)
  • Direct costing, full costing e activity based costing: differenti metodologie per differenti applicazioni
  • I centri di costo, la matrice voce di costo/centro di costo e le tecniche di ribaltamento
  • L’analisi dei costi nelle decisioni aziendali: break-even analysis e determinazione del prezzo di vendita
  • Il costo standard e l’analisi delle varianze

Workshop del 06/06/2015

  • I dirigenti ADACI, si confronteranno con un amministratore delegato, un direttore commerciale, un CFO, un direttore operations e i soci Leading presenti su: “Quali sono le nuove frontiere degli approvvigionamenti per le aziende e i manager e come queste impattino nell’organizzazione aziendale”
  • Quali saranno per le aziende e i manager le nuove frontiere degli approvvigionamenti
  • La situazione di mercato impone alle aziende di rivalutare fortemente la funzione acquisti in un’ottica inter-funzionale e sempre meno gerarchica
  • La consapevolezza del mondo degli Acquisti all’interno delle aziende è adeguata?

Workshop del 23/05/2015

L’internazionalizzazione delle vendite come driver all’innovazione di prodotto e/o del business model

Workshop del 13/12/2014

  • La crisi finanziaria ha imposto a tutte le funzioni aziendali di scontrarsi quotidianamente con problematiche connesse al rispetto dell’equilibrio monetario, ha obbligato gli addetti ai lavori ad una maturazione professionale ulteriore ed ha contribuito alla diffusione e conoscenza di termini che prima erano utilizzati solo dagli specialisti
  • Il mercato finanziario, le imprese e la funzione finanziaria
  • Analisi e pianificazione finanziaria
  • Concetto di Posizione Finanziaria Netta
  • Dinamica dei flussi finanziari
  • Gli strumenti di Pianificazione finanziaria
  • Quando si entra in una nuova azienda, da dove si inizia?
  • Strumenti IT di supporto e software di mercato

Workshop del 08/11/2014

  • Gestire un colloquio di conoscenza delle risorse umane aziendali (imprenditore compreso) attraverso le metodologie più efficaci al fine di giungere ad una coerente attribuzione di ruoli e di percorsi di sviluppo
  • Congruenza socio-organizzativa
  • Identificazione dei parametri di riferimento della posizione
  • Dal profilo all’indagine delle competenze
  • Dal ruolo alla persona

Workshop del 18/10/2014

  • Abbandonate, cancellate l’idea che avete maturato degli “acquisti” aziendali e ragioniamo insieme su come debba essere gestito un approvvigionamento aziendale competitivo nella situazione economica attuale. Ci si propone di coinvolgere nel workshop tutte le professionalità manageriali che concorrono al risultato aziendale nel progettare insieme il programma di approvvigionamento aziendale
  • La storia
  • Check up aziendale, elenco degli indizi di una cattiva gestione degli approvvigionamenti (elenco fatto insieme al pubblico)
  • Politiche di prodotto e di approvvigionamento (nelle diverse fasi della vita di un prodotto le funzioni aziendali modificano i loro obiettivi, così anche la funzione procurement. Utile esercizio per esaminare il coordinamento fra le diverse responsabilità aziendali)
  • Strategie di negoziazione ( cosa negoziare, con chi e in che modo nei principali mercati: commodity, offerte competitive, costo più margine)
  • Verifica se le cose illustrate correggono in qualche modo gli indizi

Workshop del 06/09/2014

  • Come rendere dinamico il cruscotto aziendale con la Business Intelligence – Le ultime tendenze del mondo ITC: uno sguardo al futuro che verrà
  • Perchè l’IT può diventare l’elemento strategico per aumentare il vantaggio competitivo delle aziende
  • Come favorire il processo decisionale in Azienda trasformando l’informazione in conoscenza strutturata
  • Il Business con gli strumenti giusti
  • L’obiettivo di un cruscotto aziendale è semplice: FORNIRE agli UTENTI DI BUSINESS un accesso ai dati aziendali in forma trasversale tra i vari settori, sorgenti di dati e magari anche di piattaforme

Workshop del 28/06/2014

  • Attraverso gli Standard Leading identificare la capability aziendale e creare vantaggio competitivo: metodo, casi di applicazione e risultati ottenuti
  • Essere veloci e capaci di identificare criticità e opportunità durante un check up
  • Condividiamo e facciamo nostre le modalità di gestione di un check up – come si gestisce in area Operations – Linee guida e applicazioni dal gruppo Operations
  • Gli standard Operations per il check up aziendale
  • Casi pratici di applicazione:
    • un caso industriale con la Value Stream Map
    • un caso logistico con la Flow Chart
  • Modalità operative, dati di input e di output, tempi, risultati
  • Aspettative dalle altre aree aziendali

Workshop del 10/05/2014

  • Gli standard Leading per l’analisi economico finanziaria dell’azienda – Modelli e metodi per la redazione del budget
  • Il processo di budget e di rendicontazione: il budget è un piano dettagliato, riferito a uno specifico periodo di tempo, con il quale vengono formalizzati in termini economici, patrimoniali e finanziari gli obiettivi da raggiungere e le linee d’azione da seguire, così da acquisire e utilizzare in maniera efficace ed efficiente le risorse aziendali e finanziarie
  • Approccio pratico e modulare: l’approccio teorico è limitato al minimo indispensabile; quel che conta è trasmettere il saper fare. Il processo di budget, per sua caratteristica è multifunzionale. Per questo si coinvolgeranno manager dagli altri dipartimenti LBS per presentare come le varie funzioni siano coinvolte nel processo
  • Ogni anno il mercato impone nuove sfide, propone nuovi scenari, presenta nuovi ostacoli e opportunità
  • Ogni anno l’impresa sa che dovrà affrontare nuove sfide, superare nuovi ostacoli e cogliere nuove opportunità
  • Non importa quale sia il mercato o quale sia l’impresa: ogni anno devi pianificare le risorse, definire gli obiettivi, programmare le linee d’azione: in breve… fare il budget

Workshop del 05/04/2014

  • Sviluppare l’iniziativa commerciale a partire dai prodotti esistenti: aumentare il valore percepito dell’offerta rivedendo la relazione prodotto-mercato, migliorare l’organizzazione commerciale, accedere a nuovi mercati e canali di vendita, sfruttare i nuovi media (web, social e mobile), ecc. Metodi pratici, case history ed esperienze dirette dei manager Leading. Sviluppare la crescita nei mercati esteri: valutare le potenzialità e i vincoli aziendali, scegliere i paesi e i canali di vendita, predisporre il piano di marketing (posizionamento, differenziazione, azioni, ecc.), affrontare le differenze culturali e legislative, ecc.
  • Metodi pratici, case history ed esperienze dirette dei manager Leading
  • Cosa rispondere alle imprese che vogliono crescere, continuare a crescere e ritornare a crescere

Workshop del 15/03/2014

Intervento di un team di manager in una PMI in situazione di continuità aziendale: il Check up, lo sviluppo del piano di intervento, l’implementazione del business plan

Nel workshop potranno essere sperimentati metodologie e strumenti per la pianificazione di un intervento manageriale in una PMI. Partiremo dalla check list, dallo sviluppo del programma di lavoro su GasTM, la formazione della squadra, la divisione dei compiti, la costruzione del gantt di progetto, l’illustrazione del format del documento finale che sarà poi la guida alla seconda parte del progetto che è la realizzazione dell’intervento. In particolare sarà illustrato come con GasTM si possano informatizzare tutte le fasi del lavoro. Il tutto sarà sviluppato a partire da un caso concreto dove queste metodologie sono state concretamente realizzate con successo

CASE HISTORY 1 – Come portare all’utile di esercizio e come dimezzare la PFN, l’esercizio successivo a quello dell’inizio dell’intervento, di una società che da anni marcia con una perdita media annua di circa 5 milioni di euro e con una PFN in continua crescita

CASE HISTORY 2 – Come riuscire a potare un forte valore aggiunto in una piccola azienda intervenendo in modo coordinato e coerente nei cari settori aziendali con grande soddisfazione del committente

Esercitazione pratica interattiva utilizzando concretamente le metodologie e gli strumenti a disposizione, simulando un caso concreto su cui sperimentare l’approccio e confrontarsi

Analisi della check list e definizione di quali punti della stessa inserire nel programma di lavoro

Workshop del 22/02/2014

Analisi della marginalità come strumento di verifica dell’efficacia delle strategie aziendali e della loro attuazione, cercando di mettere ordine, con i seguenti obiettivi:

  • Individuare i più appropriati strumenti di analisi della marginalità nelle diverse fattispecie operative
  • Definire criteri di calcolo consolidati e condivisi per ciascuno di essi
  • Far emergere le problematiche sottostanti all’adozione di criteri alternativi di determinazione dei margini in funzione delle finalità informative

Workshop del 20/04/2013

  • Approvvigionamenti fattore di competitività. Gestione investimenti
  • Percorso a tappe per conoscere, approfondire, dibattere temi che, se ben compresi e opportunamente gestiti, possono garantire alle imprese competitività nell’approvvigionamento delle risorse loro necessarie
  • Non solo acquisto ma gestione competitiva delle fonti; non solo negoziazione ma ricerca attiva, valutazione e coinvolgimento dei fornitori; non solo acquisto come servizio all’interno dell’azienda ma ruolo strategico nel contribuire alle scelte aziendali di chi conosce i mercati
  • Non solo a coloro che tradizionalmente si occupano di approvvigionamenti ma soprattutto ai manager che collaborano e si interfacciano con i responsabili acquisti come Responsabili R&D, Direttori di produzione, Marketing, Commerciale, Amministrazione Finanza e Controllo. La proposta è interessante anche per General Manager e Imprenditori interessati alla ottimizzazione e armonizzazione dei processi aziendali e alla giusta collocazione nei mercati della propria azienda
  • La cresciuta complessità dei mercati, la loro effervescente dinamicità offrono opportunità irrepetibili e presentano rischi inaspettati che possono essere determinanti per il successo o meno di una impresa. Saperli riconoscere, affrontarli e opportunamente utilizzarli è ormai diventato un “must” per aziende che vogliono avere un futuro
  • Ogni realtà aziendale è unica e irrepetibile. Occorre definire modelli interpretativi dei processi di approvvigionamento per meglio conoscere e descrivere la propria situazione
  • Come riconoscere i punti di forza e di debolezza e tratteggiare una strategia operativa che valorizzi gli aspetti positivi e minimizzi quelli negativi. Come progettare una strategia di negoziazione nei diversi casi
  • Selezionare fonti competitive e saperle efficacemente coinvolgere nel programma di impresa è diventato uno dei fattori chiave di competitività
  • La storia e i modello di impresa
  • I processi di approvvigionamento
  • Supply Chain Management negli approvvigionamenti
  • Gestione degli investimenti aziendali